C’è un meccanismo che si attiva spesso negli hotel quando i numeri iniziano a scricchiolare:
la paralisi del “abbiamo sempre fatto così”.
Camere vuote? “È colpa del meteo.”
Prenotazioni in calo? “È la gente che non spende più.”
Margini in fumo? “Aspettiamo agosto, poi vediamo.”
Nel frattempo si continuano a fare gli stessi pacchetti, le stesse offerte, gli stessi orari, gli stessi listini, gli stessi errori.
Come se bastasse il calendario per raddrizzare i conti.
La verità scomoda
Quando un anno parte male, non puoi permetterti di essere conservativo.
Non puoi limitarti ad aggiustare le virgole.
Hai bisogno di:
– Riscrivere il listino
– Cambiare i pacchetti
– Cambiare approccio commerciale
– Cambiare canali
– Cambiare strategia
– A volte… cambiare mentalità.
E no, non è facile.
Ma la gestione alberghiera non è mai stata un mestiere per chi spera che vada bene da sola.
Chi sopravvive?
Chi capisce che nei momenti difficili serve più velocità, più lucidità e più flessibilità.
Chi è disposto a mettere in discussione tutto.
Perché l’alternativa è aspettare settembre e scoprire che il “tanto poi si riempie” era solo un mantra. Non una strategia.
E tu?
Hai già stravolto qualcosa per salvare questa stagione?
O stai ancora aspettando il last minute salvifico?
Parliamone nei commenti. Anche perché… non c’è più molto tempo.