Stai perdendo soldi e non lo sai
Lo sapevi che ogni secondo di ritardo nel caricamento di una pagina e-commerce può far perdere dal 7% al 10% di conversioni? (dati Akamai e Google, NON nel turismo ma nell’online retail).
E sai qual è la cosa inquietante? Che un Booking Engine è fondamentalmente un e-commerce e il prodotto che vendi sono le camere. Ma nel nostro settore nessuno misura davvero la velocità dei booking engine.
Hai mai sentito dire ad un albergatore che il suo booking engine restituisce una proposta al cliente in meno di 1 secondo? Mai.
Prova a pensarci: tu lavori ore a studiare tariffe, pacchetti, offerte e poi, al momento della verità, il cliente clicca sul pulsante magico e si trova davanti a una rotellina che gira, gira e gira.
Un secondo. Due. Tre.
Magari lui aspetta ma magari no e se ne va.
Il problema è che nessuna software house ti mostra questi dati.
Ti parlano di funzioni, di interfaccia bellissima, di tutto e di più ma non ti dicono in quanto tempo carica e quanti minuti/ore in media in un anno il booking engine è down (perché prima o poi tutti i server, chi più e chi meno vanno giù).
Lo stesso discorso vale pari pari per tutti gli altri software.
Eppure basterebbe poco: un report serio, tempi medi di caricamento, magari divisi per device, tempi di Up Time dei server.
Ma no: oggi l’albergatore non sa se il suo booking engine è un razzo o una lumaca.
🎯 Qui non si tratta di “tecnicismi”:
Se il tuo booking engine ci mette 5 secondi a caricarsi, non stai perdendo la “pazienza dei clienti” ma stai perdendo soldi veri.
Software house, vi lancio una provocazione:
perché non fate vedere i numeri? Un cliente informato è più propenso a spendere.
Perché non mettete la velocità del vostro motore di prenotazione nero su bianco, come fosse una specifica tecnica?
💡 Già che ci siete, chiedete anche qual è il tempo medio in cui il server è operativo (Up Time).
Occhio però quando leggete 99,95%, ovvero uno 0,05% di Down Time.
Prendete la calcolatrice:
Un anno ha 365 × 24 = 8.760 ore.
Se il server ha un uptime del 99,95%, vuol dire che può stare giù per 8.760 × 0,05/100 = 4,38 ore all’anno.
Se invece dichiarano il 99,99%, parliamo di 0,876 ore, cioè circa 52 minuti all’anno.
Tra 99,95% e 99,99% ballano quasi 3 ore e mezza di fermo.
E se quelle 3 ore cadono il sabato pomeriggio di Ferragosto? Buona fortuna a spiegare al cliente che “il server era giù, riprovi più tardi”.
Notiziona: l’up time vale non solo per tutti i software che avete in cloud, ma anche per i PC o i server che avete in casa, anzi, in questo caso è ancora peggio perché una web farm è infinitamente più sicura , controllata e robusta del vostro server in hotel.
Nel frattempo, cari albergatori, vi do un consiglio pratico:
la prossima volta che aprite il vostro booking engine, cronometratelo, o meglio, usate uno strumento come Lighthouse, lo trovate in Chrome.
Se arrivate a 5 secondi quel rumore che sentite non è il caricamento.
👉 Sono soldi che se ne vanno.

