Tutti parlano di “ridurre i tempi di attesa”, appunto, puoi ridurli ma non azzerarli, e forse non ti conviene nemmeno farlo se riesci a sfruttare questo tempo.
Ci sarà sempre un momento in cui il cliente aspetta.
La domanda è: cosa fai TU di quel tempo?
Gli hotel lo vivono come un problema.
Code in reception. Siti che caricano. Conferme che non arrivano.
Ma se fosse un’opportunità di business?
Mentre aspetta al check-in → puoi mostrargli un’attività extra, un upgrade, un drink da provare.
Mentre naviga sul tuo sito → puoi guidarlo con micro-suggerimenti che lo fanno sognare e… comprare.
Mentre legge la mail di conferma → puoi inserirci un upsell intelligente.
𝗙𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘂𝗻 𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗱𝘂𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶
– Attesa media al check-in: 5 minuti.
– 50 ospiti al giorno = 250 minuti fermi.
In pratica hai più di 4 ore da dedicare alla vendita, di sembra poco?
Se solo il 10% compra un extra da 20 € hai 100 € di revenue al giorno che oggi butti via.
E questo è solo il check-in.
𝗟𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗼𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
– Non ridurre solo l’attesa → riempila di valore.
– Trasforma i secondi morti in branding e upselling.
– L’ospite non lo percepisce più come tempo perso ma viene percepito come parte dell’esperienza.
Il futuro del Revenue potrebbe non essere quanto vendi ma quanto monetizzi i momenti che tutti chiamano “tempo perso”.
Chi saprà trasformare l’attesa in valore, vincerà.
Gli altri continueranno a regalare minuti e soldi al nulla.

